Il trattamento di micropigmentazione è spesso assimilato al tatuaggio ma le due tecniche di colorazione si differenziano per alcuni aspetti sostanziali:
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Tipo di pigmento utilizzato: nel caso della micropigmentazione è non permanente e bioriassorbibile e viene eliminato grazie al naturale processo di rigenerazione cutanea, per una durata massima di 24 mesi (fattore soggettivo)
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Attrezzatura differente da quella utilizzata nel tatuaggio
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Profondità di deposito del colore in strati più superficiali del derma
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Sicurezza e sterilità: gli accessori di cui ci si serve per la micropigmentazione, essendo sterili e monouso, a differenza di quelli normalmente adoperati nel tatuaggio, non richiedono la sterilizzazione in autoclave.
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Competenze professionali dell’operatore: per la perfetta riuscita della metodica è necessario che il micropigmentista (nel nostro studio un Medico Chirurgo perfezionato in Medicina Estetica) possieda le necessarie competenze tecniche e professionali del mondo dell’estetica, quali lo studio della morfologia del volto, la conoscenza della struttura della pelle e le nozioni igienico-sanitarie per eseguire il trattamento in totale sicurezza ed assenza di reazioni avverse.
La micropigmentazione consente di effettuare trattamenti di camouflage diversi a seconda dell’estensione della zona colpita da calvizie e dalle sue
La micropigmentazione viene frequentemente utilizzata come supporto all’attività chirurgica integrando perfettamente l’innesto dei capelli prelevati dalla nuca del paziente (autotrapianto):
Il trattamento di micropigmentazione è spesso assimilato al tatuaggio ma le due tecniche di colorazione si differenziano per alcuni aspetti