La perdita dei capelli rappresenta un problema per molte persone, soprattutto per coloro che sono restii ad intraprendere un percorso che preveda un trattamento chirurgico; il vostro tricologo vi ha mai parlato della tricopigmentazione?

Tricopigmentazione: cos’è

La tricopigmentazione è una tecnica che permette di effettuare trattamenti camouflage volti a mascherare le perdita dei capelli a seconda della situazione da trattare.
È un trattamento estetico non invasivo, che consiste nell’inserimento del pigmento nel cuoio capelluto a livello del derma superficiale, al fine di ottenere un effetto “capello rasato” o di camuffare le zone rade fra i capelli. Si ottiene attraverso un deposito microscopico e puntiforme che assomiglia ad un capello tridimensionale.

Si tratta di una tecnica reversibile, anallergica e bio-compatibile effettuata da un professionista che ne assicurerà l’effetto naturale. È rivolta a chi vuole rimediare alla propria perdita dei capelli senza effettuare trattamenti chirurgici, per chi vuole migliorare l’effetto del trapianto, per chi non vuole avvalersi di protesi e per chiunque soffra di perdita dei capelli.

Essendo totalmente bio-compatibile il trattamento ha una durata di circa 24 mesi, trascorsi i quali può essere assorbito dall’organismo. Nei soggetti più giovani il ricambio cellulare è più frequente, quindi il pigmento si assorbirà più velocemente. In aggiunta alcuni fattori esterni possono influire: l’esposizione ai raggi UV senza protezione, un contatto prolungato col cloro, un’esfoliazione profonda ad esempio, ma anche cattive abitudini alimentari, fumo e alcol.

I tipi di tricopigmentazione

– Effetto rasato:
Si ricostruisce otticamente un capello di una lunghezza massima di due millimetri nella zona interessata da perdita di capelli affinché sembri che il soggetto porti un taglio molto corto. Si ottiene questo risultato attraverso dei pigmenti color cenere che donano un aspetto naturale. L’effetto tridimensionale aumenta dopo ogni seduta di mantenimento.

Effetto densità:
Nel caso in cui il soggetto abbia i capelli lunghi, è possibile infoltire le zone dove c’è stata una perdita dei capelli con un effetto “micropelo”, realizzando un trattamento che tiene conto del colore, dell’inclinazione, e della direzione di crescita dei capelli.
La tricopigmentazione viene anche utilizzata in sinergia assieme all’autotrapianto, per rendere ancora più naturale l’effetto finale. Questa tecnica può garantire una riduzione sostanziale delle trasparenze, delle discromie tra cute e capelli e risulta essere un ottimo camouflage semipermanente.

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